Biografia

chi sono

Mi chiamo Nadia Torchia.

L’arte si è avvicinata a me quando ero bambina, si è imposta, mi ha catturata e a volte illusa. 

Sono una pittrice contemporanea nata a Milano.

Mi sono diplomata con il massimo dei voti presso la Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco.

Dal 2000 ho frequentato, per oltre un decennio, lo studio dell’artista contemporaneo Maestro Benito Trolese.

Ho integrato il mio percorso artistico con le lezioni del Maestro Oswaldo Rodriguez Ugueto e del Maestro Sergio Vatta, nella ricerca di un linguaggio personale che sviluppo man mano attraverso produzioni materiche.

 

Il mio obiettivo è di arrivare al cuore di chi guarda le mie opere, anche attraverso i segni più bui che indicano il mio essere persona.

Per diversi anni ho seguito corsi di figura dal vivo e disegno libero, coadiuvata dal Maestro Alberto Rovida.

Ho partecipato a diverse mostre collettive e tengo la mia Prima Personale nel 2012, presso il Comune di Cassago Brianza, nel lecchese.

 

L’arte per me è fantasia, estro, mestiere, voglia di comunicare. Significa potersi esprimere in modo libero.

L’Arte per me è urgenza.

Insieme ad altre amiche, ho dato vita al gruppo VenerArte, con cui abbiamo esposto a Milano e in tutta la Lombardia e abbiamo dato vita alla Mostra Luci della Memoria, sui temi dell’Olocausto e della Deportazione, presentata oltre che in diverse biblioteche anche nella prestigiosa sede della Fondazione Memoria della Deportazione di Milano.

Con l’Opera Triplice Dea ho vinto il primo premio al concorso La donna nel mito a Osnago (LC). Ho ottenuto poi, diverse menzioni in vari concorsi tenuti anche fuori regione.

Oggi lavoro presso il mio Atelier Arte 273, di Viale Suzzani 273 in Milano (prenota una visita nell’Atelier).

pensieri d’arte

Il ruolo dell’artista

L’Artista si libera man mano dal segno,

elabora astrazioni visive e atmosfere surreali di suggestiva informalità.

Il suo lavoro è una ricerca continua di valori materici e di una intensificazione del colore che la porta a prediligere, accanto alla tecnica tradizionale dell’olio, anche le accese tonalità della pittura ad acrilico.

   Nadia Torchia

Il mio Maestro 

Dicono di me

Per avvicinarsi al lavoro di Nadia Torchia è opportuno partire dal segno, dal gesto, da un intenso intreccio di segni e gesti che poi, strada facendo diventano grumi di materia che si dilatano e si espandono come atolli alla deriva in un mare agitato nella superficie del quadro. Sedimenti e rimandi della psiche sgorgano spontanei e convulsi formulando possibili portolani d’amore.

Ma i porti di Nadia Torchia non sono questi, il suo porto da raggiungere e che contiene tutti gli altri, si chiama “espressività della materia” con tutto il carico di memorie, desideri, inquietudini che ci portiamo dentro. (…)

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Benito Trolese

Maestro

Sulla mostra “Alterità

“Alterità” definisce proprio l’opposto di identità, cioè ciò che non è soggettività, e quindi il mondo esterno, la diversità rispetto a quanto considerato come tradizionale. L’artista nelle sue opere non ha paura a mostrarci l’altro, il diverso, ma vuole anche farci sentire l’emozione di sentirci noi stessi, perché ognuno riesce a percepire spunti e rilievi propri nell’osservazione dei suoi quadri. (…)

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Roberta Stefania Coccoli

Giornalista, Giornale "Zero9"

Sul dipinto raffigurante un asino 

Cola colore. O forse è una nuvola, o fumo, chissà. Ma l’effetto è quello di un sogno, mentre disegnando per lei il fluido danza in home page sul sito di Nadia Torchia, guardare per credere: www.nadiatorchia.it

Ed è stato innanzitutto lì, su quel sito così bello (realizzato da Nadia Kasa, tra Nadie si sono intese) che abbiamo immediatamente apprezzato i suoi dipinti: gli astratti, i fiori, i ritratti, i paesaggi. Ma soprattutto gli animali, e particolarmente quegli sguardi e posture di galli, galline, gufi e pavoni. Magistralmente fissati nella materia dei colori.

Leggi tutta la recensione sul sito di Alessandra Giordano.

Alessandra Giordano

Giornalista

Sulla mostra “Rimando

Una pittura tutt’altro che timorosa, per nulla impaurita né barricata, forte nello stile e tumultuosa nell’espressione, che l’artista invita a toccare facendo passare le dita sui rilievi della materia. E proprio l’espressività di questa materia – fatta di colori compatti o sfumati sino a farsi traslucidi negli oli prevalentemente scuri – luccica nella penombra. Nadia Torchia sembra così essere un’artista che vuole principalmente trasmettere una passione, il fascino di una forza velata che tesse davanti al visitatore una sottile trama che ci interpella nel momento stesso in cui si possono intravvedere i desideri, le gioie e le inquietudini, non sempre ridenti, che forse ciascuno di noi vive in quel “rimando” che è, a ben vedere, la vita. (…)

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Benvenuto Perego

Giornalista, Giornale "Casate Online"

Sulla mostra “Alterità

Io amo le opere di Nadia, ne ho un paio appese ai muri di casa mia. E mio padre pure! Ma è meraviglioso poter gustare tutte insieme le sue opere, in questa mostra. Ci permette di entrare con più efficacia nel suo mondo, creano un ambiente unico, rendendo palpabile l’atmosfera che i suoi quadri emanano, ognuno di loro singolarmente.

Quest’atmosfera è profonda, autentica, invita ad entrare, a farsi penetrare, invita all’incontro e allo scambio. Infatti il titolo della mostra è “alterità”: Nadia, con le sue opere, vuole farci incontrare l’altro, ma vuole anche che noi ci scopriamo “altri” con i suoi quadri, vuole che ci si apra a qualcosa d’altro, che non lo si tema, ma al contrario lo si incontri, proprio qui. (…)

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Chiara Tirloni

Critica d'Arte

Galleria d’Arte

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